Jenne – “In seguito di attività di monitoraggio del personale del Parco dei Monti Simbruini è stata rilevata la presenza di un Orso Marsicano nelle faggete dell’area protetta situate al confine con la Regione Abruzzo.” Con queste parole introduttive l’Ente Parco dei Simbruini con una nota pubblica rende nota la scoperta di grande interesse. “A partire dalle prime piste ritrovate sulla neve primaverile – prosegue l’Ente nella nota – sono state utilizzate varie tecniche per il rilevamento dei segni di presenza della specie ed è stata ottenuta la prima ripresa di un orso effettuata dal personale del Parco dei Monti Simbruini. Sebbene il documento sia eccezionale di per sé, non è invece eccezionale la presenza della specie nell’area protetta, che secondo la carta d’idoneità potenziale per l’Orso Marsicano elaborata dall’Università “La Sapienza” di Roma per il Ministero dell’Ambiente nel 2016, risulta come una delle aree più idonee per la specie.
Secondo il PATOM (Piano di Azione nazionale per la tutela dell’ Orso Marsicano) fra gli obiettivi principali per la conservazione di questa sottospecie endemica di orso bruno (Ursus arctos marsicanus), ci sono la crescita della popolazione di orso, stimata fra i 50 e i 60 esemplari e l’espansione del suo areale dalla “core area” del Parco Nazionale d’Abruzzo verso le aree limitrofe.
In questi ultimi anni si susseguono gli avvistamenti della specie nel Lazio e questo è giudicato dagli esperti un segnale positivo.
Dai numerosi escrementi ritrovati durante il monitoraggio intrapreso in questi giorni dal personale dell’Ente risulta che l’orso si alimenta dei frutti del faggio, le cosiddette faggiole, che si trovano ancora in abbondanza a terra nella lettiera. Si tratta di un alimento molto ricco in grassi e proteine, che l’orso ricerca attivamente prima che diventino disponibili erbe, frutta e insetti che fanno parte della sua dieta primaverile ed estiva.
La presenza dell’Orso Marsicano conferma l’importanza del territorio del Parco dei Monti Simbruini per la sua conservazione e la sua grande ricchezza naturalistica, capace di ospitare questo raro plantigrado. I numerosi dati di presenza della specie rilevata nell’area protetta dal personale dell’Ente afferiscono nella Banca Dati della “Rete di Monitoraggio del Lazio dell’ “Orso Marsicano” di cui il Parco dei Monti Simbruini fa parte, che dal 2008 ad oggi rileva la presenza della specie in tutta la regione, sia con monitoraggi standardizzati che con la verifica delle segnalazioni, in sinergia con la Rete di Monitoraggio abruzzese e altre strutture territoriali, come i comandi dei Carabinieri Forestali.
Alle indagini in corso nel Parco dei Simbruini ha partecipato personale della Rete afferente anche ad altre strutture regionali, una sorta di task force dell’orso nel Lazio specializzata nello studio della specie e che agisce con tempestività in caso di segnalazioni sul territorio regionale. Il ritrovamento di campioni biologici è infatti particolarmente importante, perché tramite le analisi genetiche condotte dall’ISPRA si può giungere all’identificazione certa dell’individuo campionato, alla determinazione del sesso e alle relazioni parentali con altri individui e alla ricostruzione dei suoi spostamenti. Per questo motivo si invitano i cittadini a segnalare prontamente eventi di presenza dell’orso agli uffici dell’Ente Parco per le necessarie verifiche e per intraprendere azioni di salvaguardia di questo prezioso e timido plantigrado. Si ricorda infine – conclude l’Ente Parco – che la presenza dell’Orso Marsicano nel nostro territorio deve essere considerata come un evento positivo tale da non giustificare inutili allarmismi, piuttosto invitiamo tutti ad evitare il disturbo in questa delicata fase di alimentazione”.
[ph Parco Monti Simbruini, F.Rossi]