Fede e Covid 19, fr. De Bellis: “San Rocco icona di fede e devozione dal medioevo ad oggi”

San Rocco è stato e resta nel cuore e nelle preghiere dei suoi fedeli , colpiti oggi da una nuova epidemia , che è comparsa nel nostro tempo all’improvviso , e ne siamo straziati da questo virus , che può essere equiparato alla peste che San Rocco combattete   e vinse semplicemente con la preghiera e con la sua eroica e traumaturgica carità .
San Rocco è  stato e resta un singolare testimone della carità di Cristo , modello evangelico di distacco dalle cose del mondo , si fa povero , animatore di servizio ed esempio e di altruismo , rifugio e speranza nella Provvidenza Divina difronte all’impossibile  umano .
Amico/a se anche tu vuoi intraprendere un cammino all’ombra di San Rocco , e come Lui vuoi servire  il Signore , allora contattaci e vivi anche tu con la tua comunità un cammino semplice fatto di fede, speranza e carità .
La forza trainante della storia e del mondo è l’amore : Dio è l’Amore e San Rocco ne è un segno certo .
Preghiamolo con  fede , guardiamo a Lui che è nostro amico , perché è amico di Dio .
Coronavirus, un’epidemia di cui si conosce poco, che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. C’è un Santo in particolare, a cui si fa ricorso proprio in periodi come questi, ed è San Rocco da Montpellier. La sua devozione inizia nel pieno Medioevo quando, contro la terribile piaga della peste, veniva invocato affinché placasse il contagio. Attualmente il suo culto ha varcato i confini italiani ed europei; solo in Italia vi sono tremila chiese, oratori e Santuari, è  patrono di ben 1386 comuni e compatrono di 890 paesi, un santo molto venerato in Basilicata e nel sud Italia, a cui rivolgersi con fede in questo momento delicato della nostra storia.                                                                                                                                                                                                   

Nessuno può dimenticare, per la sua vita e per la vita dell’umanità, l’epidemia in cui siamo sommersi; nessuno può minimizzare il grande impegno dei medici, degli operatori sanitari e sociali, e nessuno può lavarsi le mani dagli sciacalli che la nostra società opulenta, predatrice, fa nascere dai suoi egoismi inveterati. Davanti ad una situazione così confusa e pericolosa, il popolo di fedeli guarda a San Rocco ed osasperare in una conversione e in una nuova mentalità nei confronti della natura, degli altri e dello stesso Dio. San Rocco, dentro epidemie ancora più virulente e devastatrici di quelle odierne, cristiano convinto, non è stato a bilanciare vantaggi e  svantaggi, pericoli e fortune, devozioni alle tombe degli Apostoli a Roma, e morti che continuamente incontrava sulla strada del suo pellegrinare. Si è messo immediatamente a servizio del sofferente, povero o ricco, giusto o malvagio, strafottente o condiscendente, il povero insomma che incontrava mezzo morto nel suo cammino, e così si fermò, cambiò direzione, sensibilizzò il giro dei sani per recare sollievo ai colpiti dall’epidemia. Fu tale la sua opera, e tanto pericolosa l’epidemia dei suoi tempi, da renderlo la “Mano di Dio in soccorso per tutta la sua vita dei malati di lebbra. Non era medico, ma portava ai malati l’affetto di un uomo, la forza di un lavoratore che presta mani e piedi a chi ne aveva bisogno, e portava la misericordia di un Dio che usciva dalla regola dei conventi per favorire un incontro con i laici,perché non si smarrisse mai la speranza. 

L’  “Associazione Europea Amici di San Rocco fondata nel 1999, conta 76 gruppi  di preghiera in Italia e 18 negli altri paesi europei. Tante sono le opere di accoglienza e carità che svolge nel nome del Santo di Montpellier. In questo momento di particolare emergenzala nostra Associazione si mostra maggiormente impegnata come gruppo di credenti a mettersi a disposizione dei bisogni spirituali, morali e curativi di tutti, e soprattutto delle vittime di questa epidemia, cercando di rispecchiare i valori del Santo pellegrino, non un santo  delle piazze delle ricorrenze periodiche,  ma un uomo di Dio da prendere ad esempio di concreta carità ardente.

Sono vicino a tutti gli italiani , ed al mondo intero, e sono sicuro che ne usciremo con la forza dell’opera e della fede, il coronavirus , un’epidemia di cui si conosce poco, che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. C’è un Santo in particolare, a cui si fa ricorso proprio in periodi come questi, ed è San Rocco da Montpellier. La sua devozione inizia nel pieno Medioevo quando, contro la terribile piaga della peste, veniva invocato affinché placasse il contagio. Attualmente il suo culto ha varcato i confini italiani ed europei; solo in Italia vi sono tremila chiese, oratori e Santuari, è  patrono di ben 1386 comuni e compatrono di 890 paesi, un santo molto venerato in In tutte le regioni e nel sud Italia, a cui rivolgersi con fede in questo momento delicato della nostra vita .

Il Santo pellegrino, che metteva assieme tutte le forze disponibili per i  momenti più impossibili e gravi, convinto che fosse Dio, come sempre, a guidare la storia.  

Fratel Costantino De Bellis