JENNE – In un clima di grande accoglienza si è conclusa la trentesima edizione della Transumanza Anzio-Jenne. Tre giorni fà la partenza a cavallo dal quartiere Falasche di Anzio, per un viaggio entusiasmante nel cuore della regione Lazio. Natura incontaminata, voglia di stare insieme per una esperienza che è ormai diventata tradizione ed entrata a far parte integrante della storia della nota cittadina laziale che si lega così a Jenne, la perla della Valle Aniene. Il bellissimo borgo dopo le restrizioni pandemiche ha accolto i cavalieri in grande stile.
Il fascino della piazza Vittorio Emanuele III, amicizia, musica convivialità hanno caratterizzato il pomeriggio e fino a tarda sera. E’ stato il sindaco Giorgio Pacchiarotti a fare gli onori di casa conferendo ad ogni cavaliere una speciale medaglia appositamente coniata per l’occasione. Il primo cittadino, in un sintetico ma significativo escursus ha anche ripercorso le fasi del protocollo su cui si è svolta anche la tavola rotonda internazionale che è riferita specificamente a questa iniziativa che approda a livelli esteri e sulla quale si è pronunciato anche il parlamentare Europeo Antonio Tajani, giunto a Jenne per il convegno del giorno 30 luglio u.s.
E la sfilata dei cavalli è stata stupenda ancora una volta regalando per il trentesimo anno emozioni uniche. Dopo l’arrivo, i cavalieri ed alla presenza di un caloroso pubblico, è stata allestita la cena squisita che è stata consumata nei giardini pubblici.
E poi grande conclusione della serata con il taglio di una mega torta arrivata ed offerta a sorpresa, particolarmente squisita e preparata con ottimi ingredienti ” per un evento destinato a crescere e migliorarsi ancora.
“Siamo particolarmente impegnati per il percorso della Transumanza Anzio – Jenne , spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti. La traversata che dal litorale arriva nel punto più alto della Valle Aniene assume un forte significato che lega nella natura e nella passione per i cavalli, le peculiarità delle zone interne della nostra splendida regione con le zone costiere. Segno che si può convergere ed agire a 360°. La transumanza consente ai protagonisti di apprezzare le beltà del Lazio e di questo percorso a dir poco entusiasmante. Ancora una volta dunque i cavalieri sono stati i benvenuti nel nostro borgo, e sulla Transumanza continueremo ad impegnarci ed a lavorare alacremente per la rivalutazione e riqualificazione dei territori interessati e per lo sviluppo delle sane tradizioni che sono storia, presente e futuro”.
CENNI STORICI SULLA TRANSUMANZA ANZIO JENNE – Trent’anni fà furono tredici appassionati che ebbero ad iniziare l’avventura in questo specifico percorso, destinata ad entrare appieno nella cultura laziale. La Marcia della Transumanza è una tradizione le cui origini si perdono nel tempo, nei libri di storia si narra che ebbe inizio da quando esiste l’allevamento del bestiame, ci sono tracce provenienti da tutto il mondo: gli animali venivano portarti al fresco delle alture, sui monti, nei pascoli verdeggianti, per evitare la calura estiva delle zone più a valle, un lungo cammino che faceva parte dell’ordinario vivere di quei tempi.
Ogni anno dunque si rinnova e rivive questa “tradizione” attraverso i discendenti dei transumanti, che ne hanno fatto un’occasione di ricordo e di amore per i propri nonni, padri e per i luoghi cari. Un cammino, che in 125 km e tanto dislivello conduce dalla Località di Falasche (Anzio) fino a Jenne, un viaggio nella natura, attraversando lunghe strade di campagna, passando nei campi di grano e girasoli, attraversando montagne del territorio, che nel tempo si è modificato e negli affetti, con le emozioni di persone che ancora oggi ne rappresentano l’anima e la memoria.