Jenne 1 Sett 2024 – Ha suscitato scalpore ed attenzione l’ordinanza del sindaco di Jenne relativamente all’0rdinanza di interdizione per l’accesso alle sorgenti delle Tartare e alla grotta dell’Inferniglio. I due importanti siti naturalistici si trovano nel territorio comunale di Jenne ricadenti anche del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la più grande area protetta del Lazio.
Il provvedimento a carattere ordinatorio dunque consente l’accesso solo per motivi di studio o di ricerca scientifica in questi preziosi luoghi, salvo approvazione da parte dell’ente comune di Jenne e del Parco dei Simbruini. I motivi dell’interdizione al pubblico si riconducono alla salvaguardia dell’ambiente e alla pubblica sicurezza.
«Il canale dove scorre l’acqua della sorgente della Tartare che poi finisce nell’Aniene – spiega Giorgio Pacchiarotti, primo cittadino di Jenne – ha un delicato ecosistema ambientale che è messo seriamente a rischio dai tanti turisti che camminano su questo piccolo torrente dove l’acqua è alta una 50 di centimetri, in mezzo ad un paesaggio bellissimo». Diverso il problema per la grotta dell’Inferniglio: «Qui abbiamo un problema di sicurezza – ci vanno addirittura famiglie con bambini e il rischio incidente è altissimo. Il Comune di Jenne nel 2018 è stato condannato a pagare 500 mila euro per un incidente in un viottolo nel bosco dove purtroppo morì una signora. Per ora c’è l’ordinanza all’entrata della grotta poi provvederemo ad installare una apposita chiusura nel rispetto dell’ambiente circostante».
Fonte: Il Messaggero – articolo di Antonio Scattoni