Giornata dell’unità nazionale, il sindaco Pacchiarotti: “riflettere sui valori della costituzione”

Jenne 17 Marzo 2025 –  In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, il sindaco di Jenne, Giorgio Pacchiarotti, ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza come momento di riflessione sui valori fondamentali che uniscono la nazione. Egli ha evidenziato come l’unità nazionale sia il risultato di sacrifici e lotte per la libertà, e come sia essenziale preservare i principi democratici sanciti dalla Costituzione. Il sindaco ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza della pace e del rispetto delle istituzioni, elementi imprescindibili per la coesione sociale e lo sviluppo del Paese.

“Ritrovarci sempre nei valori del tricolore, la ricorrenza odierna sia per riflettere, per analizzare la storia e comprenderne i valori democratici della nostra Repubblica, dovere di ogni istituzione è tenerli sempre presenti, ogni giorno”

Questo richiamo sottolinea come la bandiera italiana sia simbolo di unità e coesione nazionale, valori che devono guidare l’azione quotidiana di ogni cittadino.

La celebrazione del 17 marzo rappresenta quindi un’opportunità per rinnovare l’impegno verso la costruzione di un’Italia unita, democratica e in pace, nel rispetto delle istituzioni e dei valori condivisi.

L’Unità d’Italia: una storia di lotta e sacrificio

Il 17 marzo di ogni anno, l’Italia celebra la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, una ricorrenza che ricorda il giorno in cui, nel 1861, fu ufficialmente proclamata l’Unità d’Italia. Questa data segna un momento cruciale della storia italiana, frutto di un lungo e complesso processo politico, militare e diplomatico.

Il contesto storico

Prima dell’unificazione, l’Italia era frammentata in diversi stati e dominata da potenze straniere, tra cui l’Impero Austriaco e la Spagna. Il desiderio di un’Italia unita nacque con il Risorgimento, un movimento politico e culturale che, dalla fine del XVIII secolo, si sviluppò grazie a figure come Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II.

Le tappe principali dell’unificazione

L’unità italiana fu il risultato di una serie di eventi fondamentali:

  • 1848-1849: Le prime guerre d’indipendenza contro l’Austria, guidate dal Regno di Sardegna, non portarono ai risultati sperati ma alimentarono il sentimento nazionale.
  • 1859-1860: La seconda guerra d’indipendenza, grazie all’alleanza tra il Regno di Sardegna e la Francia, portò alla liberazione della Lombardia.
  • 1860: L’impresa dei Mille di Garibaldi consentì la conquista del Regno delle Due Sicilie, permettendo l’annessione dell’Italia meridionale al Regno di Sardegna.
  • 17 marzo 1861: Il Parlamento di Torino proclamò la nascita del Regno d’Italia con Vittorio Emanuele II come sovrano.
  • 1866: La terza guerra d’indipendenza portò all’annessione del Veneto.
  • 1870: La presa di Roma segnò la fine dello Stato Pontificio e Roma divenne la capitale d’Italia nel 1871.

Il significato dell’Unità d’Italia oggi

L’unità italiana non fu un processo immediato: differenze economiche, sociali e culturali continuarono a caratterizzare il Paese. Tuttavia, la celebrazione del 17 marzo rappresenta un momento di riflessione sull’importanza della coesione nazionale e sui valori di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione.

In un mondo globalizzato, il ricordo dell’Unità d’Italia assume un valore ancora più significativo: sottolinea il ruolo della storia nella costruzione dell’identità nazionale e la necessità di preservare i principi fondamentali della Repubblica.

Oggi, 17 marzo 2025, celebriamo l’Italia e il suo cammino, ricordando il coraggio e il sacrificio di coloro che hanno reso possibile la sua unità.