JENNE – Negli ultimi giorni, i Simbruini nel territorio di Jenne sono stati teatro di un triste spettacolo di inciviltà. Durante il periodo di Ferragosto, una delle aree naturali più belle e preziose del Lazio è stata deturpata dai rifiuti lasciati dai turisti che hanno deciso di trascorrere una giornata all’aperto, trasformando un momento di svago in un danno ambientale di proporzioni inaccettabili.
Rifiuti di ogni tipo sono stati abbandonati nelle aree picnic e lungo i sentieri, creando un impatto devastante non solo per l’ambiente, ma anche per l’immagine del Parco e dei comuni limitrofi che tanto si impegnano per la tutela di questi spazi. A scagliarsi con fermezza contro questa situazione è il sindaco di Jenne, Giorgio Pacchiarotti, che ha espresso con fermezza tutto il suo sdegno per l’accaduto.
“Serve un giro di vite contro gli incivili,” ha dichiarato Pacchiarotti, “siamo poi noi istituzioni a dover intervenire, rimuovere e bonificare con costi che gravano sulla collettività. Chi ama la natura la deve proteggere, chi deve compiere questi gesti è bene che resti in casa. E’ impensabile ed inconcepibile che la beltà dei nostri luoghi incontaminati dell’alta Valle Aniene, venga offuscata con simili gesti”.
Le parole del sindaco non lasciano spazio a interpretazioni: la pazienza nei confronti di chi danneggia l’ambiente è finita. Le istituzioni locali, già alle prese con la gestione e la manutenzione del Parco, si trovano ora costrette a investire ulteriori risorse pubbliche per riparare ai danni causati dall’inciviltà. Il sindaco ha inoltre annunciato che verranno attuate tutte le misure necessarie per individuare e sanzionare i responsabili di questi atti deplorevoli.
La tutela del Parco dei Simbruini non è solo una responsabilità delle istituzioni, ma un dovere di ogni cittadino. È fondamentale ricordare che la bellezza e la purezza di questi luoghi dipendono dal rispetto di chi li frequenta. È un patrimonio naturale da preservare per le generazioni future, non un luogo da sfruttare senza alcun riguardo per le conseguenze.
L’appello del sindaco di Jenne è chiaro: chi non è in grado di rispettare la natura, dovrebbe rinunciare a frequentarla. Solo con una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti sarà possibile evitare che episodi come questo si ripetano, garantendo così la salvaguardia di uno dei parchi più importanti della regione.