Jenne (Roma) – Prosegue a Jenne stupendo borgo della Valle Aniene il ricco calendario del Natale. Dopo la “prima” del grande successo del Presepe vivente con le attrici Natalie Caldonazzo e Jane Alexander e che ha fatto riscontrare una presenza massiva, tanto che si replica il 5 gennaio prossimo, ieri 27 dicembre presso la suggestiva cornice di Sant’Andrea apostolo è arrivato ben accolto come tutti il grande Federico Moccia che ha messo in scena un percorso originale nei sentimenti, nelle loro sfumature e implicazioni, attraverso una mappa emotiva fatta di riflessioni, esempi, storie, citazioni, video e letture che disegnano il senso profondo di tre parole in particolare – orgoglio, bullismo e amo- re – viste come strumenti preziosi da usare nel quotidiano e nei rapporti con gli altri. Crescere, infatti, non è una scommessa che si affida alla buona sorte.
Con una illustrazione guidata tra spettacolo, curiosità e senso sociale ieri è una scoperta continua, fatta di curiosità, tentativi, errori e vo- lontà. Eventi esterni, passati e presenti non direttamente dipendenti da noi influenzano questo complesso percorso. Lo disegnano. Un percorso che può diventare difficile, a maggior ragione oggi.
“Siamo in un’epoca in cui i rapporti interpersonali e la conoscenza di se stessi sembrano incontrare sempre più ostacoli, – ha spiegato Moccia – a causa della disabitudine delle persone a confrontarsi con la parte più profonda di loro stesse. Questo vale a maggior ragione quando si tratta del mondo variegato e complesso dell’adolescenza, fase in cui non è semplice decodificare tutta la gamma di sentimenti che si prova, anche perché non sempre si hanno gli strumenti adatti per poterlo fare. Spesso vediamo le conseguenze negative di questa inconsapevolezza assai diffusa, che porta i ragazzi prima – e gli adulti che saranno poi – a non riuscire a gestire al meglio il loro universo di emozioni e sensazioni. Essere autori significa anche dare strumenti innovativi per conoscersi e conoscere gli altri, in modo da creare un circolo virtuoso di relazioni sane e costruttive. ” Ecco il perché di questo incontro con Federico Moccia che, oltre a scrivere da anni romanzi sul mondo dei giovani – pluripremiati e tradotti 15 Paesi nel mondo – e aver tenuto migliaia di incontri in Italia e all’estero con adolescenti e insegnanti, propone un viaggio insolito per acquisire nuovi strumenti emotivi giocando molto se- riamente con le parole.
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