Jenne – Il Comune di Jenne, nell’ambito delle attività di natura culturale legate al progetto “Jenne perla della cultura” organizza per il 2020 la terza edizione del Premio Giornalistico Nazionale.
La prima edizione 2018 ha visto assegnare il premio al giornalista Rai Paolo Di Giannantonio in una esperienza di grande interesse e sperimentale, la seconda del 2019 a Renzo Arbore, nonché al prof Ciro Villani primario del Policlinico Umberto I° di Roma.
L’appuntamento è per venerdì 24 luglio 2020 alle ore 18.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo in piazza Vittorio Emanuele III che sarà appositamente allestita seguendo gli standard di sicurezza previsti dall’emergenza Covid.
Una occasione che vede protagonisti diversi esponenti del giornalismo qualificato italiano e del settore sanitario che ha dimostrato di saper essere eccellenza per la gestione dell’emergenza Covid.
La qualificata giuria dopo una attività di osservazione e valutazione in contesti di web e social media, televisione, radio, testate giornalistiche on line e di carta stampata, ha pertanto individuato una serie di illustri personaggi che si sono distinti per un modus operandi professionale. In particolare la giuria ha tenuto conto di messaggi e contenuti di rilevanza sociale, culturale, di politica estera, nonché reportage in audio, video, trasmissioni tv, inchieste, ed altre tematiche di grande interesse pubblico.
E dunque la terza edizione vedrà protagonisti:
Il Prof. Dott. FRANCESCO VAIA Direttore Sanitario “INMI – Lazzaro Spallanzani” di Roma
- l giornalista SIGFRIDO RANUCCI Conduttore televisivo Rai (trasmissione Report)
- i giornalisti: PINO FINOCCHIARO (inviato speciale conduttore Rai News 24)
- FABRIZIO COLARIETI (La notizia)
nonchè il conferimento del premio menzione speciale assegnato al Maestro CLAUDIO LEONETTI di Amatrice a
con la testimonianza speciale dell’Avv. Wania Della Vigna.
Nell’intermezzo dei lavori: uno stupendo concerto di musica lirica con artisti di livello internazionale:
dal Teatro Metropolitan di New York la voce del tenore: SALVATORE CORDELLA
e voci dei giovani tenori PARIDE CATALDO e VINCENZO SPINELLI dell’Accademia Germogli d’arte
che incontrano al pianoforte le note del Maestro Sergio LA STELLA, pianista e direttore d’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.
Presentano l’evento:
ROBERTA AMMENDOLA – giornalista Rai conduttrice de “Il Caffè di Rai Uno
DANIELE IMPERIALE – Consigliere Regionale Ordine dei Giornalisti
Il sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione comunale invitano tutti a partecipare.
CONCERTO JENNE 24 LUGLIO 2020
P R O G R A M M A
G. BIZET La fleur que tu m’avais jétée (Carmen)
G. DONIZETTI Una furtiva lagrima (L’elisir d’amore)
G. VERDI Quando le sere al placido (Luisa Miller)
G. DONIZETTI Ah! Mes amis! (La fille du régiment)
G. PUCCINI E lucevan le stelle (Tosca)
G. PUCCINI Nessun dorma (Turandot)
F. CILEA Il lamento di Federico
E. DE CURTIS Non ti scordar di me
A. LARA Granada
F. LEHAR Tu che m’hai preso il cuor
PARIDE CATALDO tenore
SALVATORE CORDELLA tenore
VINCENZO SPINELLI tenore
SERGIO LA STELLA pianista
Jenne – E’ stato dato il via ufficiale ai lavori riguardanti la struttura del rifugio montano situato nella suggestiva località “Fondi” di Jenne. E’ partita la prima fase degli interventi che consisntono nel rifacimento del manto copertura, ed installazione di un impianto fotovolatico a pannelli solari.
Questa prima fase di lavori, è realizzata grazie ad un finanziamento ottenuto dall’Amministrazione Comunale di Jenne presso la Regione Lazio per l’importo di 50 mila euro. Ma è solo una fase iniziale propedeutica ad un progetto completo per la valorizzazione e recupero della stuttura montana.
I pannelli solari, infatti, costituiscono la base per il collegamento con l’elettrodotto che verrà realizzato da Monte Livata e fino a Fondi di Jenne, la cui realizzazione è in attesa del parere conclusivo della conferenza dei servizi presso la provincia di Roma. Un progetto sul quale è pervenuto già il parere favorevole di Enel con nota del 24 giugno u.s.
I pannelli solari saranno poi collegati quindi all’elettrodotto stesso, intervento che consentirà all’Amministrazione Comunale, di ricevere un rimborso da parte di Enel di 340 milaeuro a fronte di un investimento di 410 mila euro. Quindi il comune dovrà compartecipare alle spese per un importo di circa 70 mila euro ottenendo così una opera di grande valore ad un costo irrisorio.
La soluzione individuata consente di raggiungere una molteplicità di obiettivi, partendo da quello ambientale a quello economico.
Contestualmente a tutto ciò, l’amministrazione comunale è in attesa del parere del Genio civile, sempre inerente interventi sul Rifugio montano riguardante una fase di stanziamento regionale di 40 mila euro e con una minima compartecipazione comunale di 9 mila euro per la messa in sicurezza dell’intero edificio. Opera necessaria, in quanto su questa struttura grava una dichiarazione di inagibilità risalente all’anno 2010 a firma dell’allora commissario Prefettizio dott. Caruso.
Ma non finisce qui, ci saranno anche altri lavori per un importo di altri 50 mila euro ottenuti grazie alla partecipazione ad un Bando del Gal e che prevede la ristrutturazione del piano terra del rifugio montano che sarà adibito a punto di ristoro.
“L’obiettivo prefissato – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – concretizza una pluralità di intenti che vedono valorizzare una area naturalistica stupenda del nostro territorio, un luogo incontaminato e splendido che in questi fine settimana estivi sta facendo riscontrare presenze di escursionisti e di turismo di oltre 1.500 persone”.
Jenne, la perla della Valle dell’Aniene in un viaggio profondo, un volo che sovrasta la grande bellezza di una natura incontaminata nel Parco dei Monti Simbruini. Una realtà da vivere, da apprezzare e da raccontare senza nemmeno il bisogno di dover commentare, perchè la bella Jenne per poterla raccontare bisogna viverla.
Il bellissimo video è stato realizzato da Michael Di Cunto nel tour “I paesini dei Simbruini”
È in uscita il 15 luglio, ma già su tutti gli store on line e ordinabile in tutte le librerie, il libro di Rino Sciuto, “Roberta Ragusa. L’amica che non ho mai conosciuto. Diario d’indagine di un investigatore”. Jenne ricorda con stima e affetto l’autore del libro, che è stato dal 1990 al 1993 Comandante dei Carabinieri di Jenne e successivamente a Roma presso il Raggruppamento operativo speciale, da cui fu chiamato per seguire l’indagine sull’omicidio.
Quello di Roberta Ragusa è uno dei casi di cronaca nera più oscuri degli ultimi anni. Avvenuto nella notte fra il 12 e il 13 gennaio 2012, l’omicidio dell’imprenditrice di Gello San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, è la storia di un giallo che ha colpito tutto il Paese, diventando di interesse nazionale. L’autore del delitto è il marito Antonio Logli, condannato lo scorso anno a 20 anni e detenuto nel carcere di Massa, da dove dichiara ancora oggi la sua innocenza. Il caso è chiuso, anche se il corpo della donna non è mai stato ritrovato. Roberta Ragusa era una donna onesta, grande lavoratrice, moglie prodiga e mamma di due ragazzi, Alessia e Daniele. Al momento della sua scomparsa, la vicenda è stata seguita sin dall’inizio da tg e trasmissioni come “Pomeriggio Cinque” e “Quarto grado”, che hanno tenuto tutti col fiato sospeso cercando di capire cosa fosse accaduto in quel piccolo paesino della Toscana.
Il caso di Roberta Ragusa è stato seguito in prima persona da Rino Sciuto, Comandante dei Carabinieri di Jenne dal 1990 al 1993, lo stesso anno chiamato a Roma presso il Raggruppamento operativo speciale (ROS) fino al 2017, quando lascia l’Arma con il grado di Luogotenente. Per quasi quattro anni si è occupato della donna scomparsa a Gello e ne ha scritto un libro, “Roberta Ragusa. L’amica che non ho mai conosciuto. Diario d’indagine di un investigatore”, con la prefazione dell’Avv. e presidente di Penelope Italia Onlus Nicodemo Gentile e l’introduzione della giornalista Mediaset Francesca Carollo. Il libro, in uscita il 15 luglio ma già su tutti gli store on line e ordinabile in tutte le librerie, è stato anche presentato in alcune trasmissioni televisive come “Quarto grado”, dove l’autore è stato intervistato lo scorso venerdì 19 giugno.
In questo “diario di indagine” Rino Sciuto è riuscito a raccontare, con un linguaggio semplice ed efficace, la storia di un giallo divenuto di portata nazionale, un percorso investigativo e di ricerca di una donna che è entrata a far parte indissolubilmente della vita di tutti gli italiani. Ed è riuscito a farlo in maniera pacata e rispettosa di tutti quelli che sono stati coinvolti e travolti da questa tragedia, avanzando anche delle ipotesi di occultamento e distruzione del cadavere. Per capire meglio questo libro, abbiamo chiesto direttamente all’autore Rino Sciuto di spiegarcene il contenuto.
Il suo libro racconta la storia di un’indagine che ha tenuto tutto il Paese con il fiato sospeso. Di cosa si è occupato in particolare nel ripercorrere questa lunga vicenda?
«Il mio libro è una sorta di cronistoria di tutto l’accaduto, e parte dalle prime notizie che mi arrivarono da Pisa nel Raggruppamento operativo speciale di Roma. Io e altri miei colleghi ci siamo recati subito sul posto, cercando di creare un team di lavoro con i colleghi di Pisa. Abbiamo unito le forze mettendo insieme tutto quello che è stato fatto nel corso di questi anni: dalle prime dichiarazioni e i primi testimoni alle ricerche, alle centinaia di lettere che ci sono arrivate da veggenti, chiromanti e gente di ogni sorta, fino alle prime sentenze e al ricorso in Cassazione».
Ad oggi possiamo dire che il caso sia chiuso, nonostante il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli, ancora rivendichi la propria innocenza e nonostante il corpo non sia mai stato ritrovato?
«Sì, assolutamente. Il marito di Roberta Ragusa lo scorso anno è stato condannato in Cassazione in terzo grado a vent’anni di reclusione nel carcere di Massa. Anche se il corpo non è mai stato rinvenuto, tutto quello che abbiamo ritrovato, dagli indizi ai ritrovamenti alle testimonianze, è stato vagliato dalla magistratura arrivando così alla sentenza definitiva. Logli è stato condannato il 12 luglio 2019 per omicidio, distruzione e occultamento di cadavere, e le ricerche del corpo ormai non sono più in corso. Il procedimento è chiuso. Il fatto che Logli si proclami innocente ed abbia anche rivolto un appello alla Corte Europea dei diritti dell’uomo non significa nulla, se non che sia una persona che non lascia nulla di intentato».
Il libro è un modo per ripercorrere tutta la vicenda di Roberta Ragusa attraverso l’indagine vissuta in prima persona da Rino Sciuto, che al suo sguardo di professionista attento e scrupoloso non rinuncia a una narrazione puntuale, descrittiva e scorrevole.
Il forno è realizzato in muratura con piano di cottura in pietra refrattaria, come le pareti laterali ed il soffitto con volta a sesto ribassato. La volta è costituita da mattoncini refrattari posti in foglio, sopra i quali è stato depositato uno strato di sabbia e terra per contenere la dispersione di calore. Anticamente la fornaia del paese aveva in gestione il forno ed era suo compito regolarne la temperatura e comandare i tempi, facendo più volte il giro delle donne già prenotatesi per l’uso.
Apportati con il tempo piccoli adeguamenti, l’impianto del sistema di cottura è rimasto identico, infatti ancora oggi viene acceso ed utilizzato per la produzione di dolci tipici in occasione delle feste patronali.
“L’edificio che ospita il forno- spiega l’Arch. Orlandi nella relazione – si erge su due piani: al piano terra, con ingresso indipendente dalla strada, si trova il forno vero e proprio, all’interno di un ambiente unico, da cui si accede ad un piccolo locale di servizio; al piano primo, con ingresso indipendente dalla strada, si trova un ampio locale adatto ad essere utilizzato per la preparazione dei prodotti da infornare ma attualmente non idoneo perché privo di impianto idrico e privo delle finiture necessarie a garantire i requisiti di igiene e sicurezza.
Inoltre, il locale al piano primo da adibire alla preparazione dei cibi e il forno per la cottura al piano terra, non sono comunicanti tra loro, costringendo ad uscire per strada e percorrere a piedi, con i cibi pronti per la cottura, i pochi metri che conducono all’accesso al forno al piano terra.
L’obiettivo dell’intervento di recupero dell’Antico Forno storico di Jenne è quello di preservare la struttura storica, attraverso il consolidamento del forno antico, e di migliorare la gestione delle fasi di lavorazione e cottura dei prodotti da forno.
Il risultato sarà la possibilità di un utilizzo più frequente e sistematico da parte di associazioni, cittadini e organizzazioni, auspicando il coinvolgimento delle nuove generazioni per garantire continuità al tramandare delle tradizioni artigiane.
La riqualificazione della struttura del Forno e l’adeguamento del locale soprastante ne consentirà anche l’utilizzo come laboratorio per la preparazione dei prodotti locali non tipicamente da forno, quali N’dremmappi , Ciciotti e Fettuccine, completando la produzione della tradizione culinaria di Jenne.
Con la riqualificazione e il miglioramento funzionale dell’Antico Forno, gli ‘Ndremappi e tutti i prodotti tipici della tradizione culinaria di Jenne potranno avere un degno luogo di produzione e di trasmissione tra generazioni.”
– Una gran bella sorpresa è arrivata a Jenne, bellissimo borgo perla della Valle Aniene. L’amministrazione comunale si è vista arrivare in donazione ben 600 tipi di piante ornamentali per esterno. Un regalo molto bene accetto pervenuto dalla prestigiosa azienda Ortoflorovivaistica Di Meo di Nettuno. Un gesto voluto dal titolare Remo Di Meo e dalle di lui figlie Alessia e Barbara, e che è stato concretizzato dal prezioso apporto di Antonio Volpi, jennesino doc residente a Nettuno che ha curato tutta la fase di trasporto e di consegna.
Antonio Volpi, che cura l’organizzazione della ben conosciuta transumanza Anzio Jenne, con questo gesto ha voluto ancora una volta testimoniare con concretezza il forte legame con il suo paese di origine.
“Non possiamo che ringraziare di cuore questa azienda e lo stesso Antonio Volpi – ha affermato il sindaco Giorgio Pacchiarotti – i quali con questo gesto renderanno ancorpiù bella la nostra amata comunità. A breve infatti si sta organizzando la deposizione nelle vie del borgo delle piante floreali di diversa tipologia”.
La Azienda Ortoflorovivaistica Di Meo è nata nel 1994 dall’acquisto di un piccolo appezzamento di terreno in cui venivano prodotti crisantemi in vaso. La passione per questo lavoro ha portato Remo e sua moglie Nanda ad acquistare una piccola azienda destinata all’attività Florovivaistica e così è iniziata la loro avventura… Oggi il gruppo Di Meo si compone di 4 aziende, che si estendono su una superficie di oltre 40 ettari, ed un consorzio specializzato nella vendita di piante aromatiche alimentari in vaso.
Jenne – Ecco nuove misure previste dal DPCM in vigore dal 15 giugno al 14 luglio 2020:
Sintesi dei contenuti:
✅ l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
✅ consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative nel rispetto delle linee guida;
✅ consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto nel rispetto della distanza di sicurezza;
✅ consentite dal 12 giugno gli eventi e le competizioni sportive riconosciute di interesse nazionale dal CONI;
✅ consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, l’attività sportiva di base e l’attività motoria presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati;
✅ consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto dal 25 giugno 2020 nel rispetto delle linee guida;
✅ consentito lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche soltanto in forma statica, nel rispetto delle distanze sociali e delle altre misure di contenimento;
✅ consentite le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo nel rispetto delle linee guida regionali;
✅ gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala, nel rispetto delle linee guida;
✅ l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli con le rispettive confessioni;
✅ il servizio di apertura al pubblico dei musei è assicurato a condizione che garantiscano fruizione contingentata tale da evitare assembramenti e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
✅ le attività di centri benessere, di centri termali sono consentite nel rispetto delle linee guida;
✅ è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei prontosoccorso;
✅ l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;
✅ le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni e siano rispettate le linee guida;
✅ le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite nel rispetto delle linee guida regionali; consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e la ristorazione con consegna a domicilio;
le attività inerenti ai servizi alla persona sono consentite nel rispetto delle linee guida regionali;
✅ le attività degli stabilimenti balneari sono esercitate nel rispetto delle linee guida;
le attività delle strutture ricettive sono esercitate a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale, garantendo comunque la distanza interpersonale di sicurezza di un metro negli spazi comuni, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottati dalle regioni;
✅ tutte le attività produttive industriali e commerciali sono tenute al rispetto del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020;
✅ le attività di trasporto pubblico di linea terrestre, marittimo, ferroviario, aereo, lacuale e nelle acque interne, sono espletate, anche sulla base di quanto previsto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del covid-19 nel settore del trasporto e della logistica” di settore sottoscritto il 20 marzo 2020;
✅ restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi. Le Regioni, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luogh
Jenne – Cristiano Lauri è il nuovo assessore presso il Comune di Jenne. Già attivo consigliere all’amministratore è stata conferita la delega all’igiene pubblica e sanità e politiche sociali.
La nomina si inquadra in un avvicendamento con il precedente assessore Lorenzo Lauri che resta comunque consigliere.
“Ho accettato l’incarico – spiega Cristiano Lauri – con onore ma anche con un crescente senso di responsabilità che deve caratterizzare chi si mette al servizio del proprio paese e della sua comunità. Oggi più che mai con l’emergenza Covid, abbiamo potuto constatare quanto sia importante il rapporto diretto con i cittadini, e soprattutto serve fattività, sobrietà e dedizione per la pubblica amministrazione”. Cristiano Lauri proseguirà dunque il suo impegno già profuso a totale disponibilità della popolazione, nelle vesti di assessore comunale.
“Auguro buon lavoro al nuovo assessore – commenta il primo cittadino Giorgio Pacchiarotti – e ringrazio l’assessore uscente per il suo impegno di questi anni. Ci troviamo di fronte ad una sfida importante più che mai, e che caratterizza il nostro intento per riportare Jenne agli splendori che merita, interrotti da questa emergenza che abbiamo fronteggiato in sobrietà , aiuto reciproco ed un forte senso di appartenenza”.
Jenne – Si è svolta ieri sera a porte chiuse ma con il cuore aperto alla riflessione, alla solidarietà e alla fede, la veglia di preghiera organizzata presso la Chiesa di Sant’Andrea apostolo in Jenne. Il parroco don Gaetano Maria Saccà ha voluto porre l’attenzione sull’argomento del terremoto nel centro Italia che è una tragedia ancora viva nei cuori e nella storia di molte persone e che durante questa emergenza è rimasta sopita.
“Mentre ancora siamo turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri dell’attuale pandemia del COVID 19, – ha affermato don Gaetano Maria Saccà – come cristiani non possiamo dimenticare le popolazioni che hanno subito e subiscono tutt’oggi, i drammatici effetti del sisma avvenuto nel centro Italia e altrove.
La pandemia pare che abbia come allontanato dai nostri pensieri e dalla nostra memoria, il ricordo e le sofferenze quotidiane di queste persone geograficamente così vicine a noi. Per questo, vi abbiamo esortato ad unirvi a questa veglia di preghiera alla quale hanno partecipato moltissimi. La nostra umile preghiera possa sollecitare la coscienza di ognuno di noi.”
La veglia è stata suggestiva con l’immagine fissata nel Santissimo Sacramento e con le musiche d’organo in sottofondo curate dal Maestro Manuele Orati.
Il messaggio è stato apprezzatissimo durante l’intera celebrazione che ha visto protagonisti il parroco ed il sindaco che ha rappresentato il popolo intero. Fede istituzione, speranza e tecnologia informatica in un mix molto interessante. Alle ore 18.00 la veglia è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa sempre a porte chiuse ma trasmessa sempre con diretta facebook.
Il sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti ha introdotto la veglia con questa lettera molto significativa:
Buonasera a tutti coloro che si sono collegati questa sera in diretta dalla nostra
Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Jenne, per ricordare davanti al Signore della
vita, tutte le vittime del sisma che ha colpito il centro Italia tra l’agosto e l’ottobre del
2016 ed il gennaio del 2017.
Mentre siamo ancora turbati e pieni di incertezza sugli esiti futuri della grave
pandemia di Covid 19 che ha colpito tutti – o quasi – indistintamente a livello
planetario, come cristiani abbiamo il dovere di ricordare nella preghiera, quei fratelli
già colpiti da precedenti calamità naturali, e a noi geograficamente e spiritualmente
vicini, che stanno vivendo questo periodo di isolamento e di prova ancora più
duramente, poichè si è aggiunto a quello provocato dalle conseguenze del sisma, a
causa del quale hanno perso famigliari, parenti, amici, oltrechè le proprie case ed
interi paesi dove si sono intessute relazioni profonde per intere generazioni.
Erano le 3:36 del 24 agosto 2016, quando anche le nostre case di Jenne
tremarono paurosamente per 15-20 interminabili secondi, e il cui ricordo è ancora ben
impresso nella nostra memoria. In quei momenti di paura, la mente andò
immediatamente all’analogo evento sismico avvenuto più o meno alla stessa ora del 6
aprile del 2009 all’Aquila, che causò enormi danni a quella città, e provocò 309
vittime: tale imponente scossa, indusse tutti a pensare che qualcosa di grave era di
nuovo accaduto vicino a noi.
Le previsioni furono purtroppo confermate poco dopo da tutti i telegiornali: la
prima forte scossa ebbe una magnitudo di 6.0 gradi Richter, con epicentro situato
lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).
Due potenti repliche avvennero il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbromarchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata di Visso, Ussita e
Castelsantangelo sul Nera.
Il 30 ottobre 2016 si registrò la scossa più forte, di magnitudo 6.5, con epicentro tra i
comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una
nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a
5.5, ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e
Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41.000 sfollati,
388 feriti e 303 morti.
Tale data segnò in maniera indelebile anche la vita di diverse diocesi del
Centro Italia: Rieti, Ascoli Piceno, Spoleto-Norcia, Macerata, Camerino, San
Benedetto del Tronto, L’Aquila, Teramo e Fermo, i cui vescovi mediante la Caritas, i
parroci e i religiosi e molti volontari laici, si attivarono subito per venire incontro ai
bisogni urgenti delle persone.
Immediatamente da tutta Italia, presero il via innumerevoli azioni di solidarietà
per gli sfollati. La comunità civile di Jenne, assieme alle associazioni locali,
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organizzò una raccolta di viveri che fu subito inviata nelle zone terremotate, mentre
la Parrocchia donò il ricavato del libro del nostro Parroco don Saccà “L’olio della
consolazione e il vino della speranza”, alla Diocesi di Rieti per i bisogni di quei
territori.
Certamente molto è stato fatto da allora per la ricostruzione, ma molto è ancora
da fare. Le macerie di interi paesi sono ancora lì, ma le macerie più grandi sono
quelle invisibili che albergano nei cuori degli sfollati, di chi ha perso tutto, famigliari,
casa, lavoro, e che stenta a vedere di nuovo la luce di un futuro dignitoso.
Papa Francesco il 4 ottobre 2016 si è recato nei luoghi del sisma: è stato
accanto ai bambini, agli anziani agli operatori impegnati sul campo. Il Pontefice
allora raccomandò a tutti di non disertare questi luoghi. Dopo quell’esperienza, è
maturata in qualcuno anche la voglia di riavvicinarsi ai Sacramenti, all’Eucarestia, un
cammino spontaneo nato dallo ‘stare accanto’ con semplicità.
Quello che vogliamo fare stasera dinanzi al S.S. Sacramento, è proprio stare
accanto con la forza della preghiera, a questi nostri fratelli, invocando lo Spirito
Santo affinchè sostenga chi è nella prova e nella solitudine donandogli pace, forza e
consolazione; illumini quanti hanno la responsabilità della ricostruzione affinchè
accelerino questo lavoro per la ripresa delle attività sociali ed economiche; sciolga i
nodi della burocrazia e della corruzione sempre presenti; ci liberi da ulteriori eventi
sismici così duri e rafforzi la nostra fede dinanzi ad ogni tipo di calamità naturale.
Dagli scritti di Carlo Carretto: La soluzione è lo Spirito, che è amore di Dio, è
come il vento “che non sai donde venga o dove vada” e che sconvolge e sbatte le
porte di Gerusalemme alla Pentecoste. È come l’acqua che penetra la terra arida e la
feconda…è la creatività di Dio che viene a visitarmi e mi dice: “Dio è tuo padre”. Tu
hai ben voglia di urlargli che non è vero, che è impossibile che Dio sia padre; Lui
esce, ti lascia bestemmiare finché sei stanco, e poi eccotelo di ritorno all’improvviso,
posato come colomba sul diluvio delle tue rovine e sui detriti della tua stanchezza a
dirti ancora: “Dio è tuo padre e tu sei figlio”…se Dio è mio padre, conto qualcosa e
trovo in Lui la mia vera dignità. Se Dio è mio padre, non attribuirò al caso gli eventi
della giornata, ma li considererò indicazioni del suo amore.
Se Dio è mio padre, non diventerò improvvisamente incredulo davanti ad un
cataclisma della natura, non riuscendo più a trovare il legame tra l’amore e le
avversità, tra l’esistenza di Dio e il dolore che mi colpisce.
L’essere Dio e l’essere padre, significa per me, suo figlio, che nonostante tutto, Lui è
capace di trasformare quello che noi chiamiamo male, in bene, e di dirigere gli
avvenimenti misteriosi e incomprensibili per noi, in cose buone per i suoi figli”
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