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Al via a Jenne i lavori di efficientamento energetico e costruzione nuovo elettrodotto nella zona Serroni

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Jenne – Stanno per iniziare i lavori per l’attuazione del progetto di efficientamento energetico concretizzato dall’Amministrazione Comunale. Si procederà a breve alla sostituzione inizialmente parziale e poi estesa a tutto il territorio delle lampade della pubblica illuminazione con nuovi prodotti innovativi a Led.  La prima fase prevede una serie di interventi che saranno attuati in relazione ad un contributo ministeriale di euro cinquantamila richiesto ed ottenuto dal Comune per un importo lvaori complessivo di 284 mila euro. Le altre risorse (circa 234 mila euro)  saranno poi reperite o tramite ricorso al project financing o con mutuo della Cassa Depositi e prestiti.  “Con questo progetto – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – entriamo in una fase di risparmio per le casse comunali che è reinvestito sulla totalità dell’intervento di efficientamento energetico del nostro comune.”

Unitamente a ciò è in fase di avvio anche la realizzazione di un elettrodotto che dal cimitero di Jenne conduce alla zona Serroni. Un intervento che inizialmente era stato pianificato proprio per mettere in sicurezza impiantistica l’area e dotarla di pubblica illuminazione per un importo di euro 65 mila. Somma che sarebbe stata a carico dell’Ente Comune di Jenne. “Per risparmiare questa somma – spiega il Sindaco Pacchiarotti – abbiamo poi proceduto a sottoscrivere una proficua intesa con l’Enel, che in seguito a sopralluoghi ha aderito ad un accordo ufficiale facendosi carico totale delle spese relative alla costruzione dell’elettrodotto. ” Del nuovo elettrodotto, beneficeranno anche le abitazioni della zona Serroni, attualmente allacciate con un sistema di cavi volanti.

 

Il piccolo santuario di Jenne da Sant’Angelo a San Michele Arcangelo, celebrazioni in onore della ricorrenza ufficiale

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Jenne 29 set 2019 – Si è svolta questa mattina nella suggestiva cornice del Santuario di San Michele Arcangelo presso Jenne una celebrazione solenne in onore della ricorrenza odierna che celebra la Chiesa Cattolica. San Michele è il patrono della Polizia e celebrazioni pertanto si sono susseguite in tutta Italia. A Jenne la S. Messa celebrata dal parroco Don Gaetano Maria Saccà si è svolta all’aperto in un clima di fede e partecipazione. Nel corso dell’omelia don Gaetano ha ripercorso le tappe fondamentali della vita del Santo.

Il piccolo santuario può essere raggiunto percorrendo la strada che dai Monasteri di Subiaco si giunge a Jenne, subito appena usciti dall’ultima galleria, si scorge da lontano un Chiesetta arroccata in cima ad un monte, da tutti chiamata sant’Angelo.

Costruita probabilmente nel XII secolo, essa si erge in località suggestiva vicino al centro abitato di Jenne. Sulla sua facciata, realizzata interamente in pietrame non regolare, si apre una porticina sovrastata da un architrave formato da tre pietre regolari, incompleto perché mancante della pietra centrale o concio chiave.

La copertura a calotta o botte, di forma rotondeggiante, crollata, lascia solo in evidenza la struttura lignea; sulla facciata posteriore si accenna la forma di un abside sul quale di apre una finestrella stretta ed alta. Ridotta ad un rudere, adibito non da ultimo anche a stalla e a tutto ciò che poteva essere utile nella piana e nell’adiacente aia. Tutto questo fino all’11 Agosto 2002, (giorno in cui veniva dedicata e riaperta al culto).

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Il maestro Giovan Domenico Fratticci, nel suo già citato libro, sulla località denominata Frassetta: “è uno dei pochi pianori lavorativi di Jenne. E’ una zona pianeggiante di vari ettari e nascosta alla vista; a chi sale appare quasi improvvisamente a forma di sella. Ad ovest della piana di Frassetta campeggia una piccola chiesetta da tempo sconsacrata: Sant’Angelo. Si vuole che la chiesetta fosse in epoche remote custodita da frati; sette dei quali furono trucidati dai briganti o perché briganti essi stessi. L’eccidio dei sette frati avrebbe dato origine alla denominazione della piana: Frassetta ossia Frati sette.

La chiesetta rurale, agli atti in archivio «sub vocabulo Sancti Angeli» (chiamata S. Angelo), appena di recente ristrutturata, è stata riaperta al culto (settembre 2002) con il nome di San Michele Arcangelo, non più storico ma biblicamente più significativo. Non a caso nelle leggende del luogo, si fanno carico ai briganti i fatti e i misfatti di incerta origine. I monti di Jenne con quelli della vicina Vallepietra, segnavano i confini dello Stato Pontificio, per cui il travaso del brigantaggio dalle terre originarie del sud e dell’est era non solo possibile, ma molto probabile. Gli alberi di faggio d’alto fusto, poi, si prestavano a nascondere i valichi montani ed a facilitare le calate improvvise. Le scorribande di questi strani individui spesso lasciavano segni, che finivano poi in leggende”.

Ad Aprile del 2008 sul Santuario sono stati effettuati alcuni lavori di sistemazione interna ed esterna. Nell’abside all’interno, è stata eseguita dall’artista Ivana Pignalosa, una pittura muraria raffigurante San Michele Arcangelo. Detti lavori ed opere si sono protratti fino al 29 settembre del 2008, fin quando il P. Abate Ordinario dei Monasteri Sublacensi, con solenne rito ha benedetto il Santuario ultimato.

In pari tempo è stata realizzata ad opera di Daniele Lauri di Jenne, la porta d’ingresso in ferro battuto e il restauro della croce posta sopra il tetto. Altra opera è stata la realizzazione di un bassorilievo in cemento e resina sopra l’ingresso, opera di Massimiliano di Anagni.

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Ha collaborato con la Parrocchia alla ristrutturazione, oltre la Provincia di Roma, anche il Parco Naturale Regionale – Monti Simbruini, con sede in Jenne, mediante la realizzazione di uno steccato in legno che delimita tutta l’area intorno al Santuario, e creando in tal modo un punto di sosta e di ristoro per quanti si avventureranno nei percorsi-trekking offerti dallo stesso. (fonte cenni storici sito web  Parrocchia Sant’Andrea Apostolo)

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Al via la riapertura delle scuole, da Jenne gli auguri di buon anno scolastico

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Jenne – E dunque oggi il suono della campanella per il nuovo anno scolastico 2019-2020 che inizia da questa mattina. Un percorso di istruzione e di formazione che è la base della vita. Il Sindaco Giorgio Pacchiarotti, e l’amministrazione comunale di Jenne rivolge un caro augurio agli studenti jennesi e quelli di ogni dove, al personale docente  e a quanti collaborano a vario titolo e ruolo nel mondo della scuola affinchè il percorso sia proficuo per la crescita della collettività intera.

Buon anno scolastico!

Grande pubblico a Jenne per la magia del “Ballo della Pantasema 2019”

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Jenne – Una serata stupenda, un altro tassello che si aggiunge al ricco calendario di iniziative che caratterizzano Jenne, perla della Valle Aniene. Ieri sera tutto esaurito per l’edizione 2019 del “Ballo della Pantasema”. Un evento unico nel suo genere in cui si celebra ritualmente la Pantasema magistralmente realizzata per ogni evento annuale.

Una serata tipicamente estiva di metà settembre ha fatto da corona ad un percorso di aggregazione sociale che unisce tutti. L’atmosfera a Jenne sembra dunque potersi adattare ad ogni circostanza che rende unica ogni manifestazione. La ritualità del Ballo è coinvolgente sin dalla partenza con il corteo al quale partecipano grandi e piccoli. Il divertimento è intriso di magia e di un fascino tutto particolare. Una aria surreale che sembra voler trasportare gli intervenuti in una dimensione celebrativa dello star bene insieme.

E l’edizione 2019 è riuscita in grandissimo stile, la Piazza Vittorio Emanuele gremita all’inverosimile e poi musica, balli, convivialità… per la Pantasema vera protagonista in assoluto.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti che ha ringraziato ancora una volta la comunità giovanile, e tutti coloro che collaborano fattivamente e rendono possibile la magica estate jennese.

Grande attesa a Jenne per il tradizionale Ballo della Pantasema edizione 2019

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Jenne – Non è finita l’estate a Jenne, grande attesa per l’evento di tradizione per eccellenza organizzato dalla Pro-Loco, Comunità giovanile e dall’Amministrazione Comunale: il famoso Ballo della Pantasema edizione 2019. Un altro sabato di metà settembre dunque in grande stile. Si parte sin dal pomeriggio con l’apertura di stand enogastronomici con prodotti tipici e degustazioni per stare insieme ed attendere l’arrivo della Pantasema che arriverà nella Piazza Vittorio Emanuele intorno alle ore 22.00. Poi a seguire uno spettacolo unico che troverà conclusione alla mezzanotte in punto con il tradizionale e suggestivo fuoco della Pantasema.  Appuntamento dunque sabato 14 settembre 2019.

Una esperienza unica,  dunque tutta da vivere, Jenne vi aspetta!

 

 

 

 

 

Il Ministro degli Esteri Di Maio in visita a sorpresa ai Monasteri Benedettini di Subiaco

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Subiaco – Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, si è recato oggi a sorpresa in Valle Aniene per una visita ai Monasteri benedettini. L’ex vice premier era accompagnato dalla fidanzata Virginia Saba, e si è raccolto in preghiera nei luoghi sacri. Accolto dai religiosi del monastero ha rivolto parole di apprezzamento per i luoghi benedettini.

Al via a Jenne la trentaduesima edizione della sagra degli “ndremmappi” con la musica di Fabrizio Amici

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Jenne –  L’appuntamento per la trentaduesima edizione è per sabato 7 settembre 2019 dalle ore 20, quando la squisitezza locale d’eccellenza potrà essere gustata alla Sagra “degli Ndremmappi” in piazza Vittorio Emanuele a Jenne. La pasta verrà preparata negli stand secondo la migliore tradizione jennesina con un menù degustazione d’eccellenza. Poi alle 21,30 la magia musicale di Fabrizio Amici, degno erede del noto Alvaro Amici apprezzato cantautore di stornellate in vernacolo romanesco.

Gli “ndremmappi” sono il piatto tipico per eccellenza che si tramanda da generazione in generazione e che caratterizza il borgo di Jenne. La bontà di un prodotto rimasta inalterata nel tempo, l’esaltazione dei sapori autentici e genuini che hanno caratterizzato la vita di tantissime famiglie. Da sempre a Jenne preparare gli ndremmappi è una specie di rituale dove le donne di casa erano e sono tuttora solite cimentarsi con grande passione e dedizione. Passaggi semplici, ingredienti sani per una pasta spessa, scrocchiarella al punto giusto e ruvida per catturare i condimenti. La pasta tipica di Jenne  ha ottenuto il Riconoscimento Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Lazio. L’etimologia della denominazione di questa pasta trae origine dalla ndremmappa, ovvero la farina integrale di grano, macinata nel mulino comunale e impastata con acqua e sale. Ancora oggi, le mani operose ed esperte delle massaie della Pro Loco di Jenne la lavorano in sfoglie sottili, tagliandole a forma di corti bastoncini. Il condimento è semplice: un soffritto di olio e aglio a cui si aggiunge pomodoro e alici… e il piatto è pronto per essere apprezzato. Sabato 7 Settembre 2019 conviviale dunque in grande stile in cui oltre alla migliore tradizione culinaria si aggiunge la proverbiale ospitalità di questo bellissimo borgo. Il Sindaco Giorgio Pacchiarotti e l’amministrazione Comunale invitano tutti a partecipare!

VENERDI’ 6 SETTEMBRE invece è possibile degustare sempre nella suggestiva cornice di Jenne le pizze fritte alla padella

Presso il Ristorante “Il Lescuso”  è possibile degustare la pasta tipica tutto l’anno. 

Jenne, conclusione di grande interesse per gli incontri sulla Sacra Sindone

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Jenne – Nel borgo  per due giorni, è stata protagonista la Sindone con due incontri che hanno riscosso un grande successo, in collaborazione con il Gruppo “Apostolato della Sindone” di Roma. Al primo incontro dell’8 agosto ha fatto seguito quello conclusivo del 20 in un clima di grande interesse generale.  Relatore è stato il Dott. Walter Memmolo, medico di Napoli, Presidente del Centro Napoletano di Studi Sindonici e delegato del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone per l’Italia del Sud e la Sicilia, appartenente allo stesso gruppo.

Dalla prof.ssa Toselli Anna Maria, insegnante di una scuola superiore di Nettuno, è stato approfondito l’aspetto storico, con riferimenti al percorso che questo Lenzuolo ha compiuto nei duemila anni della sua storia, analizzando sia le tappe certe (Lirey, Chambery e Torino), sia quelle probabili (Gerusalemme, Edessa, Atene e Costantinopoli). La stessa ha messo in risalto gli aspetti della Fede, cercando di analizzare tutti i particolari che coincidono con i racconti evangelici.

La parte scientifica è stata svolta in due tempi.

Il Dott. Antonio Di Lascio, medico di Roma, che ha cooperato con un gruppo dell’ENEA di Frascati riguardo a studi sul sangue presente sulla Sindone, ha illustrato i risultati degli studi stessi e ha cercato di dare delle risposte sulcome si sia potuta formare questa immagine misteriosa, che ancora oggi interroga la scienza.

Il secondo aspetto scientifico sulla tecnica della flagellazione e della crocifissione è stato affrontato dal Dott. Walter Memmolo, medico di Napoli, Presidente del Centro napoletano di Studi Sindonici e delegato del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone per l’Italia del Sud e Sicilia, il quale ha messo in risalto quelle che possono essere state le cause della morte dell’Uomo della Sindone.

Nelle due occasioni il pubblico presente ha avuto modo di “contemplare” una copia conforme della Sindone in scala 1:1.

Il gruppo dell’Apostolato della Sindone di Roma ha ringraziato  il Parroco, don Gaetano Maria Saccà, il Sindaco, Giorgio Pacchiarotti, La Pro Loco e quanti hanno partecipato a questi due eventi per la grande disponibilità, rendendosi disponibile a nuovi eventi e aperto a quanti volessero approfondire il discorso.

Renzo Arbore a Jenne, il sindaco Pacchiarotti: “una giornata vissuta insieme al maestro del folklore italiano d’eccellenza”

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Ph. Antonio TimperiJenne – Tutto è iniziato con la seconda edizione del Premio giornalistico Nazionale “Jenne perla della cultura 2019”. Già in sede di giuria presieduta dal conduttore televisivo Michele Cucuzza, nella seduta dell’11 Agosto 2019 all’unanimità è stata approvata la proposta di conferimento del Premio ad Honorem al maestro Renzo Arbore. Ciò in previsione del concerto svoltosi con grande successo nella serata di sabato 17 agosto 2019. “Oltre ai premiati di rito, il prof Ciro Villani e la giornalista Gemma Giovannelli, l’intera giuria ha voluto tributare Arbore come segno ufficiale di accoglienza istituzionale. Tutti i giurati: il prof. Fausto Capalbo, i giornalisti Ruggiero Capone (capo redattore de L’Opinione) Daniele Imperiale (Direttore di Uffici Stampa Nazionali), D. Gaetano Maria Saccà, parroco di Jenne, il prof. Gaetano Caricato presidente  onorario del centro studi Fogazzaro di Jenne si sono trovati d’accordo nella motivazione inserita nel diploma ufficiale realizzato da Biallo Editore. (foto a corredo: Antonio Timperi)

Premio giornalistico nazionale ad honorem “Jenne perla della cultura” conferito a Renzo Arbore con la seguente motivazione: “Dotato di un grande carisma di comunicazione sociale e massivo, ha saputo da sempre raccontare in una amplissima molteplicità di forme la cultura, la musica e lo spettacolo ai più alti livelli espressivi. Professionista a sfera di diamante per performances che lo vedono protagonista come cantautore, conduttore radiofonico, clarinettista, showman, talent scout, autore televisivo, attore, sceneggiatore, regista e conduttore televisivo. Grande interprete di una musica che riesce ad esaltare l’anima nella celebrazione della più autentica tradizione italiana”.

“E’ stata una giornata intensa, quella di sabato 17 agosto 2019 in cui a Jenne abbiamo celebrato la storia del folklore e della musica italiana, quella del sano divertimento e dello stare bene in convivialità – afferma il sindaco Giorgio Pacchiarotti – che parla in prima persona. Sin dal mattino abbiamo accolto l’organizzazione nell’area della località Il Lescuso di Jenne per tutti gli allestimenti ed ho avuto modo di condividere il pranzo conviviale con questo artista che di presenza affascina particolarmente. Arbore è testimone di uno spaccato di vita italiana lunga e di quella spensieratezza che si avverte durante i suoi concerti. Tre ore di vero spettacolo ininterrotto dove i pensieri lasciano spazio allo stare bene tutti insieme. Il pranzo con Renzo Arbore mi ha dato ancor più la certezza di avere a che fare, oltre all’uomo di spettacolo alla persona Arbore come uno di noi nella sua umiltà e anche nel suo carisma di cordiale simpatia che lo caratterizza nella sua quotidianità. Un pranzo dove il tempo è volato via nell’ascoltare i racconti, nel confronto di approfondimento sulle evoluzioni degli usi e costumi italiani, poi tutto confermato nel grande spettacolo a cui abbiamo assistito con partecipazione massiva inaspettata. Qui l’0nore del conferimento del Premio giornalistico che abbiamo consegnato insieme al giornalista Daniele Imperiale esperto in forme innovative di comunicazione in rappresentanza della giuria. Anche questa è stata una occasione di confronto particolarmente esilarante. Un grazie dunque al maestro Arbore per la giornata jennese, e un grazie a tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo e ruolo con una organizzazione perfetta, e grazie all’orchestra del Maestro e a tutto lo staff di spettacolo”. 

Arbore ha apprezzato la cucina del ristorante “Il Lescuso” di Jenne che per l’occasione tra le varie portate ha fatto assaggiare i famosi “ndremmappi”, pasta tipica jennese particolarmente gradita al maestro.