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Sold out di presenze a Jenne per la castagnata e pizze alla padella

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JENNE – Un sabato sera in grande stile quello vissuto ieri nel borgo di Jenne. Protagonista ancora una volta la tradizione, il buongusto e tanta voglia di stare insieme. In tantissimi hanno apprezzato le castagne preparate negli stand allestiti nei giardini pubblici di Piazza Vittorio Emanuele, e poi spazio alle ormai famose pizze alla padella. Le preparazioni hanno soddisfatto anche i palati più esigenti, grandi e piccoli ancora una volta per vivere appieno il borgo che è una perla della Valle Aniene.

L’amministrazione comunale ha espresso soddisfazione per l’ottimale riuscita degli eventi, ringraziando tutti coloro che hanno profuso il loro spasmodico impegno per la comunità e l’aggregazione sociale.

 

 

La Storia del 1° Novembre: La festa di tutti i Santi

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Il 1° novembre, festa di Tutti i Santi, è una delle celebrazioni più antiche e significative della tradizione cattolica. In Italia, questa festività ha radici profonde e rappresenta un momento di raccoglimento, commemorazione e riflessione sul valore della santità e del ricordo di chi ha raggiunto la gloria eterna. Ma come è nata questa festa e come viene vissuta oggi nel nostro Paese?

Le Origini della Festa di Tutti i Santi

La festa di Tutti i Santi, o Ognissanti, nacque per onorare la santità in modo collettivo, celebrando tutti i santi e martiri della Chiesa, anche quelli non canonizzati o ricordati specificamente con un giorno a loro dedicato. Le sue origini risalgono al IV secolo, quando la Chiesa cristiana iniziò a commemorare i martiri, che con i loro sacrifici erano diventati simboli di fede e di eroismo. La celebrazione originaria si teneva il 13 maggio, in seguito all’istituzione di Papa Bonifacio IV, che nel 609 dedicò il Pantheon romano alla Vergine Maria e ai martiri cristiani, stabilendo una festa che onorasse tutti i santi.

Fu solo nell’VIII secolo, con Papa Gregorio III, che la celebrazione fu spostata al 1° novembre. Papa Gregorio consacrò una cappella della Basilica di San Pietro a tutti i santi, fissando in quella data la festa per i fedeli di Roma. Poco più tardi, Papa Gregorio IV estese la celebrazione a tutta la Chiesa cattolica, rendendo la festa di Ognissanti un evento annuale e universale.

Il Significato della Festa di Tutti i Santi

La festa di Tutti i Santi rappresenta l’occasione per ricordare non solo i santi ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa, ma anche tutte quelle anime che hanno vissuto una vita devota, dedicata alla fede e al prossimo, senza però ottenere la canonizzazione. È una ricorrenza che celebra quindi la santità come ideale collettivo e che invita i credenti a meditare sulla possibilità della salvezza e della beatitudine.

In Italia, la festa è anche un momento per i fedeli di avvicinarsi ai santi, considerati intercessori tra Dio e gli uomini. I santi sono visti come esempi di fede, che hanno seguito e vissuto i valori cristiani in modo eroico e spesso con sacrifici estremi, come avvenne con i martiri. La commemorazione diventa così un’occasione per riscoprire il significato della fede e riflettere sulla propria condotta alla luce degli insegnamenti della Chiesa.

Tradizioni di Tutti i Santi in Italia

Nel nostro Paese, la festività di Ognissanti è celebrata con una varietà di tradizioni, molte delle quali tramandate nei secoli. Nonostante sia una festa religiosa, in molte regioni italiane si accompagna a usanze e rituali che mescolano elementi cristiani e pagani, simboli della morte e della rinascita, della memoria e della speranza.

  1. Visita ai cimiteri: Una delle tradizioni più diffuse è la visita ai cimiteri per onorare i defunti, un rito che spesso si prolunga fino al giorno seguente, il 2 novembre, quando si celebra la commemorazione dei defunti. Durante questa visita, le famiglie puliscono e decorano le tombe con fiori, soprattutto crisantemi, considerati simboli di eternità.
  2. Celebrazioni liturgiche: In tutte le chiese italiane si tengono messe speciali in onore dei santi, in cui si prega per la salvezza e si invocano i santi come modelli di vita cristiana. Molti fedeli prendono parte a queste liturgie per riflettere sulla propria fede e per trovare ispirazione e sostegno spirituale.
  3. Tradizioni regionali: In alcune regioni italiane, come la Sicilia e la Calabria, si svolgono tradizioni particolari legate a Ognissanti e alla commemorazione dei defunti. In Sicilia, per esempio, si usa preparare dolci tipici come i “Frutti di Martorana” e i biscotti “Ossa dei Morti”, mentre in Calabria si celebra con il “Pane dei Morti”. Questi dolci e piatti tradizionali simboleggiano il ricordo dei cari defunti e un legame spirituale che continua anche dopo la morte.
  4. Accensione di lumini e candele: In molte zone d’Italia è comune accendere lumini e candele, simbolo della luce eterna e della speranza. Questa usanza è diffusa soprattutto nei paesi dell’Italia settentrionale, dove si crede che la luce guidi le anime dei defunti nel loro viaggio verso la pace.

L’Evoluzione della Festa di Tutti i Santi nell’Epoca Contemporanea

Nel corso dei secoli, la festa di Tutti i Santi ha mantenuto il suo valore religioso, ma è anche cambiata sotto l’influenza di costumi e tradizioni moderne, come Halloween, che si celebra la sera del 31 ottobre. Tuttavia, mentre Halloween è percepito come una festa laica e commerciale, in Italia Ognissanti conserva il suo valore spirituale. Le famiglie italiane vivono il 1° novembre come un momento di raccoglimento e preghiera, e molte tradizioni vengono ancora rispettate per celebrare la memoria dei santi e dei defunti.

Inoltre, la festa di Ognissanti è anche un giorno festivo a livello civile, che permette alle famiglie di riunirsi e ricordare insieme i propri cari, mantenendo viva la cultura e le tradizioni italiane.

La festa di Tutti i Santi il 1° novembre rappresenta una celebrazione profondamente radicata nella cultura e nella spiritualità italiana. È un momento di raccoglimento, di memoria e di fede, in cui le famiglie si uniscono per rendere omaggio ai santi e ricordare i defunti. Dalle messe solenni alle tradizioni culinarie e locali, questa ricorrenza continua a ricordare l’importanza della fede e del rispetto per chi ci ha preceduto. Ognissanti è un invito alla riflessione sulla santità e sulla possibilità di condurre una vita ispirata ai valori del Vangelo.

Tutto pronto a Jenne per la castagnata e per le pizze alla padella

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JENNE  – Tutto pronto per vivere tutti insieme nell’accogliente borgo dell’alta valle Aniene l’arrivo dell’autunno in tepori di primavera. Il meteo infatti assicura giornate splendide con un clima molto mite ideale per trascorrere una giornata a Jenne all’insegna della convivialità, del buon gusto e della tradizione. L’appuntamento è per sabato 2 novembre 2024 dalle ore 17.00 con l’apertura degli stand  per la degustazione delle castagne tipiche e delle famose pizze alla padella. Jenne vi aspetta!

Di seguito il dettaglio evento:

Gli ndremmappi di Jenne al Tevere day di Roma

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Roma – Si è conclusa ieri in grande stile la manifestazione “Tevere day”. Oltre duecento le associazioni dei territori, enti, federazioni sportive che hanno dato colore al fiume Tevere e riempito di unicità le tante attività svolte sotto i ponti e sul lungotevere. Flash mob di sensibilizzazione, visite, mostre, passeggiate in bici ed anche expo del territorio. Spazio anche a laboratori per bambini curati dalle aree naturali protette del Lazio.

Anche l’Ente parco dei Monti Simbruini è stato presente con un suo suggestivo stand al Parco Marconi. Qui sono state promosse le attività del Parco, dei luoghi e della bella valle dell’Aniene.

Ed in particolare le sapienti mani di Rita Molinari hanno preparato in diretta la tradizionale pasta tipica di Jenne: gli ndremmappi. Si tratta di una vera e propria squisitezza di un primo piatto dal sapore unico nel suo genere. Approdato anche alle cronache televisive nazionali, gli ndremmappi sono stati riconosciuti come prodotto agroalimentare tradizionale dalla Regione Lazio.

Un piatto unico che trae origine da una storia millenaria legata alla transumanza. I pastori tornando con il loro gregge agli alpeggi estivi sui pianori carsici di Fondi e dei Campitelli riportavano quello che di più semplici ed economico il mare loro offriva: alici in salamoia, ad esse univano quello che riuscivano con duro lavoro a strappare ai piccoli appezzamenti di terra in montagna: il Grano. Da qui la ‘Ndremmappa, farina di grano macinata presso il molino comunale ed impastata con sola acqua. Le mani laboriose delle nostre sapienti massaie la lavorano in sfoglie sottili, tagliandole sulla forma di corti bastoncini. Un soffritto di olio e aglio, alici, prezzemolo e peperoncino si aggiunge la salsa di pomodoro, una spolverata di pecorino e buon appetito.

Ginnastica dolce è salute: al via a Jenne i corsi stagionali

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JENNE  -Torna a  Jenne una interessante opportunità: i corsi di ginnastica dolce che si svolgeranno nel salone antistante  i locali del Centro Anziani. L’appuntamento con il benessere è per il Martedì ed il giovedì di ogni settimana dalle ore 15.00 alle ore 16.00.

Il comune di Jenne con propria deliberazione ebbe già ad  intervenire con un sostegno economico, per cui la quota di iscrizione mensile ai corsi si abbatte del 50% per gli iscritti al centro anziani, i quali potranno usufruire delle attività agonistico-salutari con la spesa minima di soli 15 euro al mese. Le quote intere ammontano ad euro 30,00.

Si tratta di una opportunità  che consente il miglioramento del  benessere psico-fisico, lo stare insieme, il movimento dolce delle articolazioni costituisce un valido supporto di interesse sociale e per il benessere di tutti.

Per informazioni maggiori o iscrizioni ci si può dunque rivolgere direttamente al vice sindaco al n. 333 3558802

 

Jenne, il borgo dei fiori perla della Valle Aniene

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JENNE – E’ arrivato ottobre, i colori dell’alta Valle Aniene iniziano a cambiare. Ma nel borgo dei fiori sembra ancora piena estate. La cura del dettaglio, il profumo ed i colori diventano sempre più magici e suggestivi. Gli angoli di Jenne sono da sempre tutti adornati di fiori. E da sempre i fiori regalano bellezza, unicità tra panorami mozzafiato che diventano veri e propri quadri d’autore.

Jenne è un borgo che può essere visitato in ogni momento dell’anno, e cambia  unitamente all’evolversi delle stagioni, con una sfumatura di continuità. Come se il tempo in questo luogo intriso di storia, fede, devozione e senso comunitario, non debba fermarsi mai.

A Jenne ci si sente subito accolti, ed anche quei visitatori che raggiungono la perla della Valle Aniene per la prima volta, hanno la sensazione di entrare in un salotto urbano, come un luogo per l’appunto fuori dal tempo.

La popolazione fluttuante è moltissima, ed ogni periodo ha la sua unicità e le sue iniziative. L’estate appena trascorsa è stata un susseguirsi di emozioni, di una molteplicità di eventi che hanno coinvolto un crescente numero di visitatori, ma non ci si ferma mai. L’autunno jennese, il Natale con i suoi presepi e la sua magia, e poi l’arrivo della primavera costituiscono un valore aggiunto in un borgo piccolo che però fa le cose in grande.

Ed ognuno fa la sua parte: a Jenne c’è tutta l’espressione del sentimento di un tempo, di quando nei borghi si respira quell’aria antica di accoglienza e voler bene. Ma non viene meno la crescita e lo sviluppo del territorio. I fiori in fondo sempre presenti in ogni momento dell’anno, stanno a testimoniare la bellezza dei luoghi e di quanto sia i residenti, che gli Jennesi di ogni dove, ma così come i tantissimi estimatori dei luoghi che hanno dato i natali a Papa Alessandro IV ne restino tutti affascinati.

Jenne non è un borgo comune, a Jenne ci si sente a casa. Visita Jenne, perla della Valle Aniene!

 

Jenne per la festa dei nonni: patrimonio di amore e saggezza

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Jenne 2 ott 2024 – Ogni anno, il 2 ottobre, in Italia si celebra la Festa dei Nonni, un’occasione speciale per riconoscere e ringraziare i nonni per l’importante ruolo che ricoprono nelle famiglie e nella società. Questa festa, istituita ufficialmente con una legge nel 2005, cade in una data simbolica: il giorno dedicato agli Angeli Custodi nella tradizione cattolica, a sottolineare il legame profondo tra nonni e nipoti, spesso considerati angeli custodi dei più piccoli.

Un augurio speciale è rivolto a tutti i nonni jennesi di ogni dove. Il pensiero oggi va a tutti coloro che sono nell’altra dimensione e a coloro che ogni giorno in vita dispensano amore puro per i propri nipoti. Un pensiero affettuoso anche ai nonni ospiti della “Rsa La resilienza di Jenne”  è parimenti rivolto dal sindaco Giorgio Pacchiarotti e dall’amministrazione comunale tutta.

L’importanza dei nonni nella vita quotidiana

I nonni rappresentano un punto di riferimento per molte famiglie, specialmente in Italia, dove il legame tra le generazioni è particolarmente forte. Il loro contributo non è soltanto affettivo, ma spesso anche pratico: offrono supporto nella crescita dei nipoti, soprattutto quando i genitori sono impegnati con il lavoro. Molti nonni si occupano quotidianamente dei nipoti, li accompagnano a scuola, li seguono nei compiti e condividono con loro momenti preziosi di gioco e apprendimento.

I nonni sono portatori di saggezza, esperienza e tradizioni. Grazie a loro, molte storie di famiglia, usanze e valori si trasmettono di generazione in generazione, creando un ponte tra passato e futuro. Sono la memoria vivente di tempi passati, e attraverso i loro racconti insegnano ai nipoti l’importanza delle radici e delle proprie origini.

La celebrazione della festa

La Festa dei Nonni viene celebrata in molti modi diversi: nelle scuole i bambini realizzano lavoretti, poesie o canzoni dedicate ai propri nonni, mentre a livello locale spesso si organizzano eventi e manifestazioni per onorare questa giornata. Le famiglie, da parte loro, colgono l’occasione per trascorrere del tempo insieme ai nonni, magari con un pranzo speciale, una passeggiata o semplicemente regalando loro un po’ di compagnia e affetto.

Anche la Chiesa italiana partecipa alle celebrazioni, associando la figura dei nonni a quella degli Angeli Custodi, che nella tradizione cristiana sono protettori e guide spirituali. Molte parrocchie organizzano messe o momenti di preghiera dedicati ai nonni, per rendere omaggio al loro ruolo fondamentale.

Un ringraziamento ai nonni moderni

La società di oggi sta cambiando rapidamente, ma i nonni restano una costante, adattandosi ai nuovi tempi con spirito giovane. Sempre più nonni sono attivi, viaggiano, usano la tecnologia per restare in contatto con i nipoti e partecipano in modo attivo alla vita sociale. Questi “nonni moderni” rappresentano una risorsa fondamentale per le famiglie e dimostrano che l’età non è un limite, ma una ricchezza.

La Festa dei Nonni ci ricorda quanto sia importante il loro contributo nella vita di ognuno di noi. Non si tratta solo di celebrare la loro presenza, ma anche di riconoscere il loro ruolo educativo, affettivo e di supporto, senza il quale molte famiglie farebbero fatica a conciliare i numerosi impegni quotidiani.

La Festa dei Nonni del 2 ottobre è molto più di una semplice giornata commemorativa: è un momento per riflettere sul valore della famiglia e sull’importanza delle relazioni intergenerazionali. Celebrare i nonni significa rendere omaggio a coloro che, con amore, pazienza e dedizione, contribuiscono alla crescita delle nuove generazioni, facendo da guida e da sostegno nei momenti più importanti della vita.

Che sia con un abbraccio, una telefonata, o un semplice gesto d’affetto, il 2 ottobre è l’occasione perfetta per dire grazie ai nonni e riconoscere tutto ciò che fanno per noi.

Jenne – Anzio è visita guidata sui luoghi del tratturo per le giornate europee del patrimonio

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Jenne 26 sett 2024 – «Vie di Transumanza» è Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2023.  Il Comune di Jenne, primo socio italiano, ha aderito alle «Vie di Transumanza» con il tracciato denominato «Tratturo Jenne-Anzio», mappato a cura dell’Associazione Libera Università Popolare dell’Agricoltura (LUPA), che con pluriennale esperienza svolge attività di animazione territoriale e rievocazione storica della Transumanza nell’area laziale tra i Monti Simbruini e la costa Tirrenica.

«Vie di Transumanza» dunque  propone una giornata sulle tracce dei transumanti che da Fondi di Jenne scendevano a Anzio con le greggi al seguito.
È prevista una escursione guidata (difficoltà turistica), con partenza e ritorno alla Piana di Fondi di Jenne; a seguire laboratorio di produzione casearia tradizionale e degustazione di prodotti della gastronomia locale, esibizione musicale del repertorio della tradizione pastorale.

Durante il percorso sarà illustrata la storia della Transumanza da Antonio Volpi dell’Associazione L.U.P.A., profondo conoscitore dei luoghi e del patrimonio del tratturo. Il Guardiaparco della Riserva Silverio Feola, illustrerà i paesaggi che il percorso della transumanza attraversa e i collegamenti con alcuni ambienti presenti in Riserva.

Save the date: sabato 28 settembre 2024 – Start: ore  9.30 con ritrovo presso la suggestiva  Piana di Fondi di Jenne, presso il Rifugio Forestale Nuovo.

Si può partecipare solo mediante prenotazione:

Antonio Volpi  3349883759  (Ass. Internazionale TT&RR – Itinerario culturale europeo “Vie di transumanza”)