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La storia di Jenne attraverso lo stemma ufficiale che deriva dalle antichissime “carbonere”

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Jenne – Lo stemma ufficiale del Comune di Jenne porta con sè tutto il fascino di una storia che ha caratterizzato questo bellissimo borgo. I colori sono vivaci, ma cerchiamo di capire bene cosa rappresenta e perchè è così. A prima vista, lo sfondo azzurro (che può essere identificato con il cielo), racchiude una sorta di apparente vulcano dal quale fuoriesce una fiamma di fuoco. Ma si tratta solo di apparenza, infatti Jenne nulla ha a che vedere con la vulcanologia.

Questa effige trova le sue radici nelle attività prevalenti nel borgo di Jenne, nelle antichissime carbonere, ossia la produzione di carbone destinata poi alla vendita nel comprensorio. Era l’unica fonte di sostentamento, la legna selezionata dal contesto boschivo particolarmente ampio circostante, veniva infatti posizionata in modalità “intrecciata” ad arte. Questo perchè il fuoco ardesse in modo tale da produrre carbone. Il segreto era quello di un intreccio di sapiente architettura tale da favorire il processo per ottenere carbonico, con la giusta quantità di aria e di spazi tra i vari pezzi di legno. Lo stemma originario, di cui si sono perse le tracce riproduceva pertanto la catasta della “carbonera” dalla quale fuoriusciva del fumo e quindi il carbone. Poi con il tempo la rappresentazione dello stemma ha subito delle evoluzioni interpretative tali da far somigliare il contenuto ad un vulcano.

In realtà questo stemma racchiude inalterata una tradizione produttiva che per molto tempo ha caratterizzato il bellissimo borgo.

Le bellezze di Jenne a LazioTv, il vice sindaco Cristiano Lauri racconta il fascino del borgo

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JENNE 13 MAR 2022 – Durante la trasmissione Finalmente è Domenica in onda su Lazio Tv, nota emittente su scala regionale, è stato dedicato un ampio spazio al  bellissimo borgo di Jenne. I conduttori della trasmissione durante la diretta che alterna vere e proprie performances di spettacolo e di intrattenimento si sono collegati con il Vice Sindaco Cristiano Lauri che ha presentato il borgo in lungo e largo. In pochi minuti tra le domande della conduttrice e con la passione per la propria realtà Lauri ha praticamente riassunto tutte le potenzialità, le bellezze e le caratteristiche di questo borgo intriso di storia, cultura, convivialità e che trova spazio nella natura incontaminata dell’alta valle Aniene.

Cristiano Lauri ha evidenziato in sintesi tutti gli aspetti storici, da Fogazzaro a Papa Alessandro IV e per arrivare alle tante iniziative, alla ricettività tradizionale del luogo, alle preparazioni culinarie tipiche come gli “ndremmappi”. Pasta tipica che ha fatto venire l’acquolina in bocca ai conduttori che hanno chiesto al vice sindaco di poter intervenire in loco magari l’estate prossima per attività di intrattenimento popolare. Poi il vice sindaco ha spiegato le caratteristiche naturalistiche, ricchezze come Fondi di Jenne, il famoso premio giornalistico nazionale “Jenne perla della cultura” che vanta ben 4 edizioni con presenze altisonanti come Renzo Arbore, Michele Cucuzza, Sigfrido Ranucci, Francesco Vaia, Gemma Giovannelli, Paolo Di Giannantonio e molti altri.

La video intervista verrà pubblicata sui social del comune di Jenne nei prossimi giorni. Soddisfazione per l’ottimale presentazione è stata espressa dal sindaco Giorgio Pacchiarotti.

Studente positivo al covid, sospeso il servizio scuolabus

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Jenne – A causa dell’insorgenza di un caso di positività al covid 19 che ha interessato un bambino-studente e che usfruisce di tale servizio di trasporto scolastico, l’amministrazione comunale di Jenne ha disposto la sospensione del servizio. Il vice sindaco- infermiere Cristiano Lauri ha personalmente eseguito il test rapido sul piccolo paziente che ha confermato tale referto. A seguito di ciò, in qualità di delegato alle politiche sociali e sanitarie dell’ente, ha avviato le procedure di rito previste dalle vigenti normative anticovid.

“Già domani – spiega il vice sindaco – provvederemo ad attivare gli interventi di sanificazione del mezzo di trasporto, nel contempo però tutti i fruitori del servizio scuolabus, essendo non vaccinati devono osservare la quarantena di giorni dieci come disposto dal governo. Si procederà anche nei giorni seguenti ad eseguire gli screening per monitorare costantemente la situazione”. Di tale provvedimento, è stato avvertito anche il comune di Vallepietra poichè alcuni studenti usufruiscono parimenti del servizio di trasporto.

 

Presepe artistico di Jenne, prorogate visite fino al 17 gennaio 2022

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Jenne – Un successo senza precedenti ha fatto riscontrare durante tutto il periodo festivo il presepe Artistico di Jenne edizione 2021/2022. Il bellissimo borgo per molti anni è stato attrattore per la realizzazione e messa in scena di presepi viventi che hanno fatto la storia della Valle Aniene e nella regione Lazio. Con l’insorgenza pandemica, purtroppo tale manifestazione è stata sospesa, ma a Jenne non si sono dati per vinti e quest’anno il borgo ha rivissuto antichi splendori in un percorso che inizia da piazza Vittorio Emanuele III e che attraverso una grande stella ci fa entrare in una atmosfera magica, suggestiva ed unica. Riprodotti alla perfezione personaggi, luoghi, usi, costumi, riaperte vecchie cantine in disuso nei  cui spazi interni sono state realizzate scene stupende dove ogni dettaglio fa la sua differenza e per arrivare fino alla Natività.

Ce n’è per tutti, la riproduzione del presepe artistico è stata ritenuta a dir poco affascinante e per questo motivo il Comune, che ha ringraziato tutti i volontari che hanno reso possibile questa avventura, ha deciso di estendere ancora il periodo di visite in relazione alle richieste e alla beltà del progetto. Quindi si va avanti fino al prossimo 17 gennaio 2022.

Di seguito il promo video del presepe artistico:

A Jenne torna il Concerto di Fine anno con Orchestra e coro

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Jenne – Torna il Gran concerto di Fine Anno a Jenne. L’appuntamento è  per Giovedì 30 dicembre 2021 alle ore 18.00 nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo in Jenne. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Jenne in collaborazione con la regione Lazio.

Per garantire la fruizione in tranquillità e sicurezza – spiega il sindaco Giorgio Pacchiarotti – forniremo gratuitamente all’ingresso mascherine FFP2 certificate e saranno inoltre osservate tutte le normative anticovid. Con questo concerto, vogliamo comunque regalarci l’ascolto di buona musica e salutare il nuovo anno sperando che sia migliore per tutti.”

Di seguito il dettaglio evento:

Grande successo a Jenne per la “sagra degli ndremmappi” con la cover di Jovanotti

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Jenne – Un grande successo la trentatreesima edizione della Sagra degli “ndremmappi” di Jenne che si è svolta ieri sera nella suggestiva cornice di Piazza Vittorio Emanuele.  Oltre al gusto particolare ed unico della pasta tipica preparata per questa occasione con un grano antichissimo che ha esaltato ancorpiù il sapore di un tempo, c’è stato spazio per la musica in live per una serata vissuta appieno all’insegna della tradizione e del buongusto. Ben riuscita anche la serata di venerdì con le pizze alla padella, altro piatto tipico preparato a Jenne.
Gli Ndremmappi sono stati riconosciuti Prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Lazio. L’organizzazione è stata curata dall’amministrazione comunale di Jenne .
Grande divertimento in sicurezza anche per il concerto con la Cover di Jovanotti, una serata esilarante vissuta con grande entusiasmo di tutte le generazioni. Due ore e mezza di spettacolo pieno particolarmente apprezzato.
“GLI ‘NDREMMAPPI DI JENNE” – sono il risultato di un matrimonio che dura da centinaia di anni tra il mare e la montagna, prodotto di quel fenomeno economico culturale che si chiamava “transumanza”. I pastori, infatti –  tornando con il loro gregge agli alpeggi estivi sui pianori carsici di Fondi e dei Campitelli riportavano quello che di più semplici ed economico il mare loro offriva: alici in salamoia; ad esse univano quello che riuscivano con duro lavoro a strappare ai piccoli appezzamenti di terra in montagna: il grano.
Da qui la ‘Ndremmappa, farina integrale di grano macinata presso il molino comunale ed impastata con sola acqua e sale. Le mani laboriose delle nostre sapienti massaie la lavorano in sfoglie sottili e tagliandole sulla forma di corti bastoncini. Un soffritto di olio e aglio, si aggiunge pomodoro ed alici ed il piatto è pronto.

Al via la transumanza Falasche-Jenne edizione 2021

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Jenne – La ventinovesima edizione prenderà il via il prossimo 8 agosto, e si estenderà per una durata complessiva di 4 giorni con termine il 12 agosto. . Organizzata dall’Associazione L.u.p.a, la classica rievocazione storica lega la campagna di Anzio e Nettuno, dei monti Simbruini al bellissimo borgo  di Jenne. E dunque anche quest’anno alle greggi, ai cavalli e ai cavalieri si aggregheranno dieci ragazze guidate da Barbara Peticca, guida AIGAE. Le donne fanno parte della “ rete nazionale donne in cammino”. Percorreranno l’intero tratturo, a piedi, proprio come facevano i pastori con le greggi, percorrendo l’Appennino e arrivando a Jenne, nel parco regionale che segna il confine tra Lazio e Abruzzo. Un tempo gli allevatori si spingevano con i propri animali sugli antichi tratturi due volte l’anno per la «transumanza lunga» fino a Pescasseroli (in provincia de L’Aquila) e oltre, passando per gli altipiani abruzzesi. Cavalli, cavalieri, pecore, mucche, camminatori percorreranno il territorio di tre Province (Latina, Frosinone, Roma) e sedici comuni ( Anzio, Nettuno, Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Artena, Colleferro, Paliano, Sermoneta, Piglio, Fiuggi, Guarcino, Arcinazzo omano, Trevi nel Lazio e Jenne).

Papa Alessandro IV da Jenne, e l’irrisolto mistero della tomba pontificale

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E’ un mistero irrisolto, quello relativo alla tomba del centottantunesimo Pontefice della Sancta Romana Ecclesiae Alessandro IV, (epoca 1254-1261)  che ebbe i natali presso il suggestivo borgo di Jenne nell’anno 1199.

La Chiesa dedicata alla Madonna della Rocca costituisce l’unico resto del Castello dove nacque Papa Alessandro IV in una posizione dominante sulla vallata  dell’Aniene.

La storia di Rinaldo dei Signori di Jenne vissuto per 62 anni in terra porta con sè il fascino, ma anche le contraddizioni e le pressioni che le famiglie d’alto rango nobiliare esercitavano in quelle epoche sulla Chiesa Cattolica. Ricerche storiche hanno evidenziato la discendenza del Papa figlio di Filippo II Signore di Jenne. Nel 1235 venne consacrato vescovo ma per l’alto prelato jennesino non fu certo una carriera sfociata al grado più alto senza insidie.  Il Medioevo Italiano, ben lontano dalle logiche degli Stati moderni e sovrani del Seicento,  subiva pressioni  nobiliari che condizionavano le politiche pubbliche con forti influenze sulla Chiesa

Papa Alessandro IV  era legatissimo ai Baroni romani e dunque ebbe a costituire una vero e proprio legame, all’interno della chiesa di Roma con riferimento  nobiliare.  L’elezione di Alessandro IV non era affatto casuale e dunque ebbe un peso anche la sua provenienza familiare e jennesina.

Fu proprio Rinaldo di Jenne a  trasferire la sede papale a Viterbo destinata a diventare dal 1257, la città dei Papi. Alessandro IV passerà a miglior vita nel 1261 e da allora la sua tomba non è stata mai più ritrovata.

Nei secoli successivi alla sua morte sono stati effettuati diversi tentativi di ricerca ma ad oggi nessuno è stato in grado di risolvere questo mistero. Gli ultimi tentativi risalgono alla fine del XIX secolo, anch’essi rimasti senza esito dal momento che «fu imposto di sospendere le ricerche per mancanza di fondi, secondo quanto riportato da un manoscritto rinvenuto presso l’ Archivio della Cattedrale di Viterbo.

Nei primi anni 2000, a distanza di oltre 750 anni dalla morte, si sono riaperte le ricerche per il ritrovamento della tomba del Pontefice, con un progetto internazionale diretto dall’Istituto “Alessandro IV”, una struttura creata da liberi ricercatori europei al fine di coordinare e dirigere progetti di ricerca scientifica. Ma a tutt’oggi non vi sono state risposte certe. Qualche fake news era circolata il 1° Aprile 2015, nella quale si dava per certo il ritrovamento della tomba del Pontefice avvenuto per iniziativa di una Università svedese. Ancora oggi non si comprende il motivo per il quale si è voluto ironizzare su un argomento così serio che porta con sè storia, cultura, tradizione e fede.